Lo Yoga della Risata

Cos'è ?

1. Lo Yoga della Risata è un’idea unica per cui chiunque è in grado di ridere senza motivo, senza bisogno di comicità, di barzellette o di battute di spirito.

2. La risata viene simulata come se fosse un semplice esercizio, in gruppo; poi, attraverso il contatto visivo e la giocosità tipica dell’infanzia, poiché ridere è contagioso, ben presto si trasforma in risata autentica.
3. Si chiama Yoga della Risata perché combina esercizi che stimolano la risata con esercizi di respirazione yoga. In questo modo si ossigenano meglio il corpo e il cervello e ci si sente pieni di energia e di salute.

4. L’idea dello Yoga della Risata si basa su un dato scientifico: il corpo non distingue tra risata vera e risata finta, se questa viene praticata intenzionalmente. Si ottengono gli stessi benefici psicologici e fisiologici.

5. E’ stato inventato da un medico indiano, il dr. Madan Kataria, con solo cinque persone in un parco pubblico di Mumbai, nel 1995. Si è diffuso rapidamente in tutto il mondo e oggi si contano migliaia di Club in 72 paesi.

Perchè praticarlo ?

1. Per ottenere i benefici, che sono stati dimostrati su base scientifica, abbiamo bisogno di ridere in modo continuativo per almeno 10 – 15 minuti. Poiché nello Yoga della Risata pratichiamo la risata come un esercizio, possiamo decidere di prolungare il nostro ridere a piacere. D’altra parte, la risata naturale dura solo pochi secondi e non è sufficiente per apportare cambiamenti fisiologici e biochimici nell’organismo.

2. Perché sia salutare, la risata deve essere forte e diaframmatica. Potrebbe non essere socialmente accettabile ridere forte, ma i Club della Risata offrono un ambiente protetto dove ci si può esprimere liberamente, senza paura di dar fastidio agli altri.

3. La risata naturale dipende da diversi fattori e condizioni esterne, e spesso non c’è nessuna buona ragione per ridere. Ciò significa che, se vogliamo ridere, normalmente ci affidiamo al caso, che potrebbe anche non verificarsi. Viceversa, nei Club della Risata, si ride senza un motivo preciso, soltanto perché ci si impegna a farlo. In questo modo si garantiscono benefici importanti per la propria salute.

Cautele e controindicazioni

Lo Yoga della Risata non è sostitutivo di un consulto medico per malattie fisiche, mentali e psicologiche, ma è una efficace forma complementare di cura. E' come un qualsiasi altro esercizio aerobico e può non essere adatto a tutti, perché comporta uno sforzo fisico e una sollecitazione dell'area intra-addominale. Qualcuno può trovarsi in condizioni tali da dover prendere qualche precauzione prima di fare pratica.

E' controindicato per chi soffre di:

Qualunque forma di ernia, disturbi cardiaci con dolore al petto, raffreddore persistente con mancamento di respiro, ipertensione fuori controllo, incontinenza urinaria, epilessia, emorroidi ulcerose in stadio avanzato, ulcere sanguinanti in qualsiasi parte del corpo, forte mal di testa, sintomi acuti di tosse, raffreddore e febbre. Chi ha subito interventi chirurgici importanti dovrebbe attendere almeno tre mesi prima di praticare lo Yoga della Risata. In caso di dubbio consultate un medico per precauzione. Chiunque fosse in terapia e sperimentasse qualche miglioramento attraverso la risata, dovrebbe consultare il proprio medico curante prima di ridurre il dosaggio o smettere di assumere i farmaci prescritti.

Chi soffre di disturbi cardiaci e ipertensione, ma è stabile se assume farmaci, se è in grado di fare una passeggiata per 30 minuti senza presentare alcun sintomo, può praticare lo Yoga della Risata, previo consiglio dello specialista. Chi ha subito un intervento di bypass può fare gli esercizi di Yoga della Risata dopo che lo stress test dà esito di normalità.La gravidanza è anch'essa una controindicazione. Le donne con una anamnesi di emicranie e quelle che si trovano in uno stadio avanzato della gestazione dovrebbero chiedere un consulto medico prima di fare gli esercizi. Chi soffre di disordini psichiatrici di ogni entità può partecipare a una sessione di Yoga della Risata tranne coloro che hanno perso il contatto con la realtà, per esempio gli schizofrenici e coloro che sono affetti disturbo bipolare.